Faeria è un gioco strategico di carte collezionabili (CCG), da poco rilasciato su Steam nella sua versione finale, dopo un periodo di accesso anticipato. Ma quali sono le peculiarità di questo titolo? Senz’altro il fatto che sia qualcosa di più di un semplice gioco di carte, ovvero la presenza di un tabellone sul quale “muovere” le creature da noi evocate. Infatti il “campo di battaglia” è diviso in settori esagonali e ad ogni turno potremo decidere quali azioni compiere per mettere in atto la nostra strategia tattica, ma andiamolo a vedere nel dettaglio.
Il campo di battaglia è diviso in 32 settori e in ogni turno potremo scegliere se costruirci e cosa, un territorio speciale a nostra scelta (foresta, montagna, lago e deserto) oppure creare un doppio territorio “neutrale”, la prateria. Questo ovviamente ha una grande rilevanza tattica, perché ci permetterà di sviluppare la nostra strategia, sia per andare a colpire l’avversario, sia per difenderci dagli attacchi, poiché non potremo sovrascrivere settori inseriti dal nostro avversario. Oltre a quest’aspetto, il numero di determinati territori sarà anche il requisito minimo per poter giocare alcune carte. Per esempio se abbiamo una carta “montagna” che presenta il numero “due” sotto al simbolo dell’elemento questo significa che potremo giocarla solamente quando avremo due territori di montagna e posizionarla solo su una casella montagna (sempre e solo di nostro possesso).
Altro aspetto importante per ciò che concerne la strategia di gioco, sono i quattro pozzi di faeria agli angoli del tabellone, che ci permetteranno di acquisire un bonus di faeria quando una nostra unità o struttura è su di una casella adiacente ad esso. Ma che cos’è il faeria?
Il faeria non è altro che una sorta di “mana” per poter giocare le nostre carte, ma non solo, infatti starà solo a noi decidere quando usarlo, poiché è un elemento cumulabile. Chi vorrà usare mazzi con sinergie più aggressive sicuramente punterà ad arrivare subito all’avversario, senza quindi allargarsi troppo per acquisire il bonus di faeria dei pozzi, viceversa un mazzo lento vi porterà a gestire la situazione ed accumulare più faeria possibile per giocare i vostri “giganti” o per combo particolarmente dispendiose. Inoltre, ad ogni turno, oltre alla possibilità di creare dei territori, avremo delle alternative come pescare una carta oppure guadagnare un punto extra di faeria.
Una volta entrati su Faeria non avremo a disposizione tutte le modalità, dovremo prima affrontare il tutorial iniziale e volendo (ve lo consiglio) giocare la campagna single player che si snoda tra il dover battere l’avversario e risolvere dei “puzzle” in cui dovremo vincere con una sola mossa. Solo dopo aver fatto alcuni (pochi) livelli sul nostro profilo potremo creare un deck, nel frattempo dovremo usare dei mazzi preimpostati, con cui comunque non avremo grossi problemi a battere l’IA. Il deck building, dopotutto, è una delle fasi più complicate quando si comincia un gioco di carte, poiché per realizzare un mazzo equilibrato e con delle sinergie decenti c’è bisogno di conoscere ed avere le carte, che al momento sono oltre 300.
Le carte oltre ad essere divise in quattro elementi, più uno neutrale, hanno un’ulteriore suddivisione in: creature, strutture ed eventi. Le creature hanno un valore per i punti attacco e uno per i punti ferita, le strutture hanno solamente punti ferita e una volta posizionate non possono più muoversi, mentre gli eventi, non sono altro che delle carte “magia”. Per distinguere la qualità delle carte c’è la classica suddivisione in: comuni, rare, epiche e leggendarie.
Per quello che concerne le modalità di gioco, abbiamo già citato la campagna single player che da sola offrirà più di 20 ore di gioco, ottima per chi vuole rilassarsi e provare un gioco di carte diverso dagli altri. Per chi invece vorrà cimentarsi con avversari “umani”, le altre modalità somigliano moltissimo a quelle di Hearthstone, cioè una modalità battaglia divisa tra “amichevoli” e “classificate”, e la modalità “pandora” che è praticamente come l’arena di HS, dove dovremo comporre il nostro mazzo da 30 carte, scegliendo di volta in volta tra 5 possibili proposte (invece che 3 come avviene su HS).
È banale dirlo, ma come in tutti i giochi del genere, per chi vorrà competere in modo istantaneo ad alti livelli, sarà necessario un piccolo esborso economico per velocizzare l’acquisizione di carte importanti, ma con più calma ed un farming costante potrebbe essere fattibile restare nell’ambito gratuito, visto che i forzieri da battaglia (5 carte ognuno, di cui almeno una rara) possono essere acquistati anche con moneta virtuale. Oltre ad avere la possibilità, ogni volta che ne apriremo uno, di scegliere se “rilanciare” una carta, ovvero cambiare quella di maggior valore uscita dal pacchetto con un’altra casuale di pari valore.
Presente anche un “premio” per ogni giorno in cui loggheremo su Faeria e non mancheranno generose quest daily da completare.
Fearia rappresenta un misto di vari giochi di carte visti fino ad oggi e potrebbe incarnare proprio quel mix perfetto che state cercando. Provatelo perché è pur sempre un titolo Free To Play che ha comunque una campagna single player, la quale vi permetterà di conoscere il gameplay a gradi, grazie anche ad un esauriente tutorial. La grafica e il sonoro rappresentano probabilmente il top per questo genere videoludico (questa recensione è stata scritta con in sottofondo la colonna sonora di Faeria), insieme ad un interfaccia già completa. Praticamente assenti carte dedite al RNG (ovvero quelle con effetti casuali) di cui tanti giocatori spesso si lamentano su Hearthstone. Importante anche il fatto che il gioco sia tradotto in italiano, nonostante nella scheda Steam riporti ancora non supportato.
Sul lato mobile, al momento è presente solo la versione iPad che necessita di essere migliorata, mentre per il mese prossimo è prevista la versione Android.
Non vi resta che provarlo e capire se è il gioco di carte che fa per voi.
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Interessante! Se ti piacciono i giochi di sto tipo prova anche Duelyst!
Grazie per il consiglio Antonio, l’ho già visto qualche volta in streaming Duelyst e non mi sembrava niente male, manca soltanto il tempo 😀 Vorrei dedicarmi anche un po’ al Gwent che ho amato su The Witcher 3 e purtroppo son tutti giochi che richiedono tantissimo tempo, anche per questo apprezzo che questo genere di giochi abbia una modalità single player, in modo da permettere un po’ di divertimento anche a chi ne ha poco.