Avete sempre sognato di guidare un clan di vichinghi alla conquista di un nuovo continente? Allora potrebbe fare al caso vostro Northgard, il nuovo RTS/Gestionale di Shiro Games (gli autori di Evoland) in uscita il 22 Febbraio su Steam, in accesso anticipato.
Premetto che quest’anteprima si basa su una versione che subirà sicuramente delle implementazioni nel tempo, al momento è possibile soltanto giocare in modalità single player (schermaglia), ma saranno disponibili durante l’early access sia una campagna con storia che il multiplayer.
Partiamo subito sciogliendo un primo dubbio, RTS o gestionale? In un primo momento, il gioco potrebbe sembrare un clone di Age of Empires, ma in realtà il gameplay si basa su meccaniche in parte abbastanza differenti, molto più simili ad un gestionale.
Il fulcro del gioco è rappresentato dai “villagers”, unità che verranno rilasciate dal nostro centro città e non saremo noi a decidere quanti e quando produrli, ma saranno prodotti perennemente, fin quando saranno soddisfatte delle condizioni, ovvero non aver raggiunto il limite di popolazione ed avere la felicità del clan almeno a 0. Perché sono così importanti? Oltre ad avere mansioni presenti in qualsiasi RTS, ovvero quello di raccolta delle risorse (cibo, legna, pietra, ferro), saranno il nostro “carburante” per qualsiasi edificio, infatti se avremo bisogno di addestrare una truppa militare, dovremo assegnare un nostro villagers al centro d’addestramento e si trasformerà in un soldato. Il tutto è comunque reversibile, quindi potremo decidere come gestire la situazione in base ai bisogni.
Ma passiamo ad una piacevole caratteristica di questo gioco, ovvero il cambiare delle stagioni, durante l’inverno oltre ad apprezzare graficamente il continente completamente innevato ci sarà un diverso consumo delle risorse, quindi dovremo fare incetta di cibo e legna per non restarne senza, una tantum saremo avvisati che ci sarà un inverno particolarmente rigido, con tormente di neve e visibilità ridotta, vi assicuro che le risorse schizzeranno verso il basso. Inoltre col freddo avremo un “malus” di potenza d’attacco delle nostre truppe quando si troveranno in zone che non appartengono a noi. Ma parliamo appunto di come è diviso il continente.
La mappa è divisa in micro regioni che potremo scoprire usando uno scout, ogni zona ha un massimo di edifici edificabili ed eventualmente particolari risorse da sfruttare, per esempio se conquisteremo una zona con terra fertile potremo costruire una fattoria, se ci saranno cervi invece il capanno di caccia etc etc. Per colonizzare una zona bisognerà, oltre che sgombrarla da eventuali nemici, investire un quantitativo di cibo, che aumenterà ogni qualvolta ne conquisteremo una.
Sarà importante anche conquistare zone con cave di pietra, ferro e soprattutto di “lore”, ovvero la conoscenza che ci permetterà di fare nuove scoperte e migliorare lo sviluppo del clan tramite dei “perks”.
Nell’unica modalità presente al momento, ovvero la schermaglia, potremo decidere un livello di difficoltà (facile, medio, difficile) e quanti saranno i clan vichinghi gestiti dall’AI (da 0 a 3). Ma i nostri nemici non saranno solamente gli altri clan, combatteremo contro lupi, orsi, draugr, valchirie ed anche bestie mitologiche come le viverne. Dovremo avere la massima attenzione non solo sui nostri confini, ma anche all’interno del nostro territorio, poiché potrebbero spuntare portali sul terreno che presagiranno un’imboscata da parte dei non-morti. Occhio anche ai terremoti, che potranno danneggiare le vostre strutture, dovrete ripararle in tempo prima che si degradino ed esplodano.
Le condizioni di vittoria sono quattro, ovvero:
Premendo il tasto “V” della vostra tastiera potrete scoprire nel dettaglio tutte le azioni da compiere per arrivare alla vittoria, ma occhi a non farvi battere sul tempo dagli altri clan. Sarà interessante vedere come sarà strutturata in futuro la modalità multiplayer, anche se Shiro Games al momento ha affermato che non è previsto matchmaking e lobby, ma sarà solamente possibile invitare un amico tramite Steam. Molto dipenderà da quanto successo avrà il titolo.
Nel gioco sono presenti solamente due tipi di unità per i clan vichinghi, ovvero il warrior e il warchief e di quest’ultimo potrete averne soltanto uno. Vi basterà comunque creare un numero di quattro o cinque warrior più un warchief al comando per possedere un esercito temibile e quasi imbattibile, e non dovrete impazzire per gestire una moltitudine di unità. Questo sarà limitante per quanto riguarda le strategie militari, ma come vi ho già detto, il fulcro di questo gioco è riuscire a gestire più che altro le risorse che abbiamo a disposizione. Per difendere i confini ci sarà da affidarsi a torri di guardia, necessarie per non perdere zone conquistate con fatica.
È presente la possibilità di creare rotte commerciali con altri clan (costruendo il centro scambi), decidendo cosa vendere e a chi vendere, in base al prezzo che più ci aggrada, ma anche acquistare risorse tramite il mercato (quindi ci vorranno due strutture diverse, una per vendere e una per acquistare). I rapporti diplomatici sono ancora in fase di sviluppo, quindi dovremo attendere per sapere come sarà gestito quest’aspetto.
Northgard è un gestionale con elementi RTS che si basa su meccaniche abbastanza semplici, ma ben strutturate, in media una partita durerà meno di due ore, e non avrete bisogno di un manuale da mille pagine per capirne le dinamiche (come per esempio su Europa Universalis), e neanche dei super riflessi per gestire centinaia di unità come accade su rinomati RTS. Lo ritengo un gioco ibrido che riesce a prendere il meglio da tanti titoli di spicco. Ovviamente siamo di fronte ancora ad un gameplay acerbo, alla mancanza di alcune modalità e a piccoli difetti da sistemare, come per esempio il fatto che i villagers si tuffino a combattere contro unità nemiche, andando verso morte quasi certa. Forse i puristi ed appassionati del genere potrebbero trovare il tutto troppo semplice, ma personalmente ritengo che il gioco vada a ricoprire una fetta di mercato un po’ scarna, ovvero un gestionale immediato e che non abbia partite lunghissime, accompagnato da tante piccole innovazioni. Dal punto di vista dei bug e glitch, il codice sembra abbastanza pulito, senza particolari problemi che rendano frustrante l’esperienza di gioco. Personalmente mi è capitato solo un crash, ma era durante lo streaming su Twitch, quindi non è molto rilevante.
Il gioco sarà disponibile su Steam a partire dal 22 febbraio al costo di €19,99, ovviamente l’acquisto al dayone sarebbe solamente un modo per supportare gli sviluppatori, visto che mancano ancora molti elementi per giustificarne la spesa a prezzo pieno. Attualmente il gioco è disponibile solamente in lingua inglese, ma è molto semplice ed intuitivo, non avrete grossi problemi. Se avete domande e dubbi scrivetele nei commenti e vi risponderò.
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