Ci siamo, questa come vi avevo anticipato è la rubrica in cui il nostro “dttsu” ci consiglia 5 titoli (almeno per il mese di maggio) di anime da vedere sulle varie piattaforme di streaming. (Per motivi di logistica l’articolo è arrivato a giugno, ma il prossimo arriverà nel mese giusto)
Alla maniera di certi racconti, come “Le oche selvatiche”, raccolti da Afanasiev e che descrivono il viaggio di una sorella maggiore alla ricerca del suo fratellino, e supportato da una tematica particolarmente a cuore per i giapponesi, ovvero i legami affettivi, come dimostrato dai numerosi film usciti nell’ultimo periodo, Mamoru Hosoda ci offre qui una sorta di moderno racconto iniziatico, ripercorrendone le difficoltà incontrate da un giovane ragazzo, Kun, nell’accettare l’arrivo nel suo mondo di un “lieto evento”, la sua sorellina Mirai.
Attingendo fortemente alla sua esperienza di padre e ai suoi ricordi d’infanzia,
Hosoda ci accompagna nel film attraverso il punto di vista di Kun, con un dinamismo, e un’energia, che conferiscono a questa realizzazione un fascino irresistibile in grado di sfuggire radicalmente a ogni pesantezza o moralismo.
Serie ispirata all’omonima saga videoludica, Castlevania introduce il mito in una maniera particolarmente interessante.
Paradossalmente, questa direzione registica rende Dracula più … umano e riconoscibile.
Non è manicheo e ci fa immedesimare di più con lui.
Quindi, una serie da guardare che riesce a rendere omaggio all’eredità della saga.
Bleach è soprattutto strutturato intorno a combattimenti epici e a personaggi ultra carismatici,
Un intero universo che Kubo ha costruito e reso vibrante e credibile anche nella trasposizione animata.
Shonen leggendario e divertente che ha segnato per sempre i fumetti giapponesi e da adesso disponibile anche doppiato in italiano, anche se al momento sono disponibili solamente due stagioni, le altre arrivanno con cadenza mensile fino alla quinta.
Tre Film figli del nuovo restyling del ladro gentiluomo più famoso del mondo.
Un lavoro artistico di tutto splendore, classico ed elegante al tempo stesso, Koike e il suo marchio di fabbrica così particolare hanno ancora una volta fatto centro.
Il titolo della cinquina che consiglio di più però è questo “Children of the Sea” del 2019.
L’animazione è sublime, supera i limiti della solita narrazione, cosa che troppo pochi lungometraggi d’animazione si permettono di fare quando dovrebbe essere uno degli interessi primari del media.
I temi sono molteplici, il posto dell’uomo nel suo ambiente, il mondo, l’universo, l’empatia, l’amicizia e la dipendenza, la validità di nozioni come bene e male,
insomma il film suscita molte domande senza necessariamente cercare di fornire altrettante risposte.
Un’esperienza intensa e unica vista con gli occhi di un bambino che cresce e si apre insieme allo spettatore.
Da vedere e rivedere.
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